Abbreviazioni e termini tecnici assenziofili
TOP LAYER = Quando si versa acqua ghiacciata in un assenzio il louche parte dal fondo e man mano risale ma sempre restando separato dalla parte di assenzio non diluita che resta trasparente e in superficie. Quando si è vicini alla fine è presente solo uno strato sottile di assenzio trasparente ed il resto è già lattiginoso. Quello strato trasparente si chiama “top layer” (letteralmente lo strato in cima) ed è una qualità apprezzabile. Quando un prodotto viene assemblato (o anche distillato) usando unicamente anice stellato, o presenta altri difetti di produzione, quando si versa l’acqua diventa subito tutto lattiginoso senza separazione tra strato lattiginoso e strato trasparente. Allo stesso modo quando un assenzio contiene troppo poco anice, è evaporato, o in qualche altro modo, accidentalmente o per difetti di produzione, ha perso olii essenziali, versando l’acqua non ci sarà alcun louche che parte dal fondo con separazione, ma piuttosto un generale e lento intorbidimento, che solitamente anche a diluizione completata, non si trasforma in un louche denso e lattiginoso.
OIL TRAILS = Quando si versa l’acqua ghiacciata goccia a goccia, quando un assenzio è ben fatto e saturo di olii essenziali, si può notare che quando ogni goccia d’acqua entra nell’assenzio, lascia come una scia traslucida nel suo corso attraverso l’assenzio e verso il fondo del bicchiere. Quando sul fondo del bicchiere si inizia a formare il louche, le goccie raggiungendolo creeranno come dei sottili filamenti oleosi e semi-lattiginosi.
LOUCHE = L’intorbidimento tipico di un assenzio (ma anche di un pastis o di altri liquori all’anice) quando si aggiunge acqua. E’ dovuto al fatto che abbassando la gradazione alcolica con l’aggiunta di acqua, la soluzione non è più in grado di trattenere parte degli olii essenziali in essa disciolti, gli olii di conseguenza precipitano e rendono la soluzione idroalcolica lattiginosa.
HOLY TRINITY = Con questo termine si intende l’insieme di assenzio, anice e finocchio, ingredienti imprescindibili perchè un assenzio possa essere considerato tale
PERIDOT = si tratta dell’olivina, una pietra dura il cui colore è solitamente indicato come ideale nella valutazione di un assenzio
MOUTH-FEEL = letteralmente “sensazione in bocca”, si indica con questo termine la sensazione che l’assenzio restituisce quando lo si tiene in bocca, e può variare da molto cremoso a sottile e acquoso
VERTE = Un assenzio di colore verde (di qualunque tonalità); la colorazione viene ottenuta con una macerazione di erbe nel distillato limpido.
BLANCHE = Un assenzio incolore; dopo la distillazione non avviene alcuna macerazione, ed il prodotto viene semplicemente diluito per raggiungere la gradazione desiderata
LA BLEUE = Categoria di assenzi incolore proveniente dalla Svizzera e dalla Val de Travers in particolare. Dopo il bando gli svizzeri hanno continuato a distillare assenzio clandestinamente, e di conseguenza negli anni questi prodotti casalinghi si sono evoluti in modo da differenziarsi dai classici Blanche. Il nome La Bleue deriva dal fatto che in alcuni assenzi La Bleue all’aggiunta di acqua, sembra di intravedere delle note azzurrine tra la fine dell’assenzio e il bicchiere di vetro.
HG = Assenzio prodotto a livello casalingo da un amatore. Notare che la terminologia “amatore” non si riferisce alle capacità o conoscenze del distillatore, ma unicamente al fatto che non distilla assenzio per lavoro, non ha licenza per distillare legalmente e non vende legalmente il prodotto sul mercato. Il termine deriva dal tedesco “hausgemacht”, letteralmente “fatto in casa”.
CO = Assenzio prodotto in distilleria da un professionista e regolarmente venduto sul mercato. Anche qua “professionista” non si riferisce alle capacità o conoscenze, ma al fatto che il distillatore possiede regolare licenza e distilla per la vendita.
BURNT o FUNK = Si riferisce ad una nota sgradevole di “bruciato” che alcuni assenziofili riconoscono nei Jade. la sua effettiva esistenza è sempre stata oggetto di scontri da i Jade-fan e i Jade-oppositori. Gli oppositori ascrivono questa nota all’alcool di vino non propiamente rettificato e ad una distillazione errata.
LDF = Liquers de France
VdF = Verte de Fougerolles
BdF = Blanche de Fougerolles
VP = Vieux Pontarlier
MoL = Meadow of Love
WW = Walton Waters
VC = Vieux Carré
FUT DE CHENE = Invecchiato in botte di rovere
BRUT D'ALAMBIC = Assenzio che non viene diluito e che quindi si presenta con la gradazione alcolica con cui esce dall’alambicco (solitamente tra 79° e 83°)
GOUT D’ALAMBIC = Quella nota peculiare che caratterizza tutti gli assenzi provenienti da una determinata distilleria; il nome fa riferimento all’alambicco, presupponendo che ogni alambicco abbia un suo “sapore” che viene passato all’assenzio. In realtà solitamente si tratta di alcune caratteristiche di ricetta (erbe particolari o tecniche particolari) che tendono a farsi sentire negli assenzi di una distilleria. Questo fenomeno è in particolare MOLTO evidente negli ultimi anni con gli assenzi Pernot e Matter.
EGROT = Un tipo di alambicco molto in voga nell’800 e con modelli prodotti specificatamente per la distillazione di Assenzio. L’alambicco usato alla Pernot e alcuni di quelli usati in Combier sono Egrot.
RECTIFYING BALLS = Sono le sfere metalliche poste alla sommità di alcuni alambicchi Egrot. Queste sfere accolgono i vapori appena usciti dalla testa dell’alambicco e vengono continuamente raffreddate da un flusso d’acqua sulla superficie esterna. Quando le sfere vengono utilizzate, solo i vapori più leggeri e puri possono raggiungere la serpentina di condensazione, mentre quelli più pesanti condensano a contato con le pareti delle sfere e ritornano nell’alambicco per essere ridistillati. L’utilizzo di queste sfere di rettificazione è molto controverso, ma pare quasi tutti gli esperti convengano sul fatto che se utilizzate nella distillazione di assenzio “assottiglino” troppo il distillato con il risultato di un assenzio con poco aroma e ancor meno louche.