ABSINTHE: Absenta Terravill (1920-1940ca.)
COLORE:
Si tratta di un marroncino piuttosto chiaro – per essere un vintage – presumo che anche all’epoca non fosse un verde-Duplais e mi piace immaginarlo come la versione attuale dell’Un Emile. (8)
ABSINTHE: Absenta Terravill (1920-1940ca.)
COLORE:
Si tratta di un marroncino piuttosto chiaro – per essere un vintage – presumo che anche all’epoca non fosse un verde-Duplais e mi piace immaginarlo come la versione attuale dell’Un Emile. (8)
di pterois
ABSINTHE: La Ptite
DISTILLERIA: Distilleria P'tite Couvet - Val de Travers di Gaudenzia Persoz
GRADAZIONE ALCOLICA: 53% vol.
TIPOLOGIA: Assenzio La Bleue
GIUDIZIO: * * * * *
ABSINTHE: Jade P.F. 1901 - batch Sep. 2007
DISTILLERIA: Combier, Saumur, Francia.
GRADAZIONE ALCOLICA: 68% vol.
TIPOLOGIA: Assenzio verde di qualità superiore.
GIUDIZIO: * * * * *
L'Académie d'Absomphe - Associazione italiana per la tutela dell'Assenzio è a disposizione per rispondere a tutte le tue domande sull'Assenzio e sulle nostre attività: Contattaci
Vuoi recensire un assenzio in commercio? Scarica il pdf della scheda di valutazione di un assenzio ed inviaci la tua recensione
La scheda di valutazione per un Assenzio dell’Académie si discosta in alcune parti dalle schede di valutazione adottate nel resto della comunità assenziofila internazionale, ed è stata studiata appositamente per offrire uno strumento il più esatto possibile ed immune dalle classiche “falle nel sistema” e allo stesso garantire grande flessibilità, dall’estremo di un uso estremamente sintetico o da parte di un novizio, ad un uso estremamente dettagliato e professionale.
Prima di andare ad analizzare punto per punto e spiegare i parametri di valutazione, è opportuno spendere qualche parola sulle innovazioni e differenze della scheda dell’Académie.
Anzitutto si può immediatamente notare che la scheda è suddivisa in quattro macro categorie, le quali a loro volta si suddividono in due sotto categorie, per un totale di otto sotto categorie. Lo scopo di questa struttura è, come accennato poco sopra, garantire la massima flessibilità:
Un altro aspetto innovativo della scheda dell’Académie è il ruolo preponderante (40 punti su 100) garantito al gusto, pari al doppio del punteggio solitamente attribuito nelle schede di valutazione internazionali. Il motivo di questa scelta è da ricercarsi nella constatazione che alla fine è il sapore di un assenzio che ce lo fa piacere o meno, mentre gli altri elementi sono assolutamente importanti ma rivestono un ruolo secondario. Con la distribuzione del punteggio tradizionale è abbastanza facile trovarsi in una situazione di impasse, perché ci si trova di fronte ad un assenzio che presenta un colore perfetto, ottimo louche, buon profumo e consistenza, ma che di fatto non piace. In questi casi anche assegnando un voto basso alla voce gusto (per esempio 10 punti su 20) è possibile trovarsi con un punteggio finale intorno ai 75-80 punti, che non rispetta per nulla il fatto che l’assenzio in questione non piace. Allo stesso modo può succedere che un assenzio abbia alcuni difetti di colore o louche, ma poi abbia un sapore fenomenale, e anche se piace molto il voto finale è basso.
La scelta di assegnare 40 punti al gusto è quindi un tentativo di eliminare questi problema, facendo in modo che il voto finale rispecchi fedelmente la domanda più importante: l’assenzio in questione piace oppure no
Veniamo dunque alla compilazione della scheda. Anzitutto è necessario scrivere nell’apposito spazio il nome dell’assenzio che si andrà a valutare, la provenienza e la tipologia (verte, blanche, la bleue). Per quanto riguarda la provenienza (voce distilleria) bisogna prestare attenzione a come l’assenzio viene prodotto: si tratta di una ricetta sviluppata e distillata dalla spessa persona o si tratta invece di una collaborazione tra un esperto ed una distilleria? Nel primo caso è sufficiente scrivere il nome della distilleria, nel secondo invece bisogna scrivere il nome del distillatore/ideatore della ricetta e separato un una barretta / il nome della distilleria.
Una volta compilati i campi di riferimento si passa ad esaminare visivamente l’assenzio nel bicchiere. Qualche premessa: la dose tipicamente utilizzata per servire un assenzio è pari a 3cl; ovviamente è possibile utilizzare dosi inferiori ma un quantitativo di assenzio troppo ridotto presenta il rischio di annacquarlo, oppure di non riuscire a valutare appropriatamente lo sviluppo del louche. Nel caso si voglia necessariamente preparare una dose ridotta si consiglia l’utilizzo di un bicchiere stretto e lungo tipo flûte, in modo che sia comunque possibile valutare lo sviluppo del louche.
Per quanto riguarda i bicchieri da utilizzare per una dose normale, ai fini di una recensione è preferibile utilizzare bicchieri in cui la base sia liscia e senza motivi. Con bicchieri come i torsade per esempio può essere difficile vedere l’effetto delle gocce d’acqua che cadono nell’assenzio e lo sviluppo del louche.
In fase di valutazione del colore (in particolare da puro) può essere utile tenere a portata di mano un foglio bianco da posizionare dietro al bicchiere, in modo da poter osservare il colore senza che sia influenzato dal colore di quello che sta sullo sfondo.
Consulta la pagina "Degustare Assenzio"
questo spazio è a disposizione per aggiungere dei dettagli o commenti che riguardano aspetti non inclusi nelle macro o sotto categorie, come per esempio la presentazione, la bottiglia, l’etichetta, il tappo, il percorso che ha portato alla nascita del tale assenzio, etc etc. Oppure si può utilizzare semplicemente per ribadire in sintesi la propria opinione sull’assenzio (in perfetto stile oratorio).
Infine il voto finale è da formare sommando i voti delle macro categorie.